Giorno: 6 Luglio 2017

Geologi e Territorio: The sulphurous waters of thermal springs of Santa Cesarea Terme

    THE SULPHUROUS WATERS OF THERMAL SPRINGS OF SANTA CESAREA TERME

    Santaloia, L.E. Zuffianò, P.P. Limoni, G. Palladino, D. Liotta, M. Polemio

     

    The waters of thermal springs of Santa Cesarea Terme outflow into four partially submerged  karstic caves (Fetida, Solfurea, Gattulla and Solfatara) located at the base of a cliff, about 500m long, along the shoreline. These sulphurous and warm waters (22–33◦C) are currently used for the treatment of pathologies of the locomotor and respiratory system.

    The area of ​​the thermal anomaly is circumscribed and falls into the portion of a horst mainly dislocated by the NO-SE, subvertical and transtensive faults which extend to the sea

     

     

    Considering the geological and hydrogeological features of the area and the geochemical characteristics of the groundwater, the results of the study indicate that the thermal springs are fed by marine water, having reached Santa Cesarea Terme through a localized fracture network. This affects the evaporitic and carbonatic rocksthat characterize the substratum of the Adriatic Sea in the offshore.

    Geologi e territorio, n° 1/2017, pagg. 17-31, 2017. ISSN:1974-1189

    Geologi e Territorio: pubblicato un nuovo articolo sulle sorgenti termali di Santa Cesarea Terme

      LE ACQUE SULFUREE DELLE SORGENTI TERMALI DI SANTA CESAREA TERME

      Santaloia, L.E. Zuffianò, P.P. Limoni, G. Palladino, D. Liotta, M. Polemio

       

      Le acque delle sorgenti termali di Santa Cesarea Terme sgorgano in quattro grotte carsico-marine (Fetida, Solfurea, Gattulla e Solfatara) ubicate alla base di un tratto di una falesia, lungo circa 500m. Queste acque, caratterizzate da temperature, in superficie, intorno ai 22-33°C sono attualmente utilizzate per la cura di patologie dell’apparato locomotore e respiratorio.

      L’area dell’anomalia termica è circoscritta e ricade nella porzione di un alto strutturale maggiormente dislocato dalle faglie NO-SE, subverticali e transtensive, che si estendono verso mare. Considerando i caratteri geologici ed idrogeologici del territorio, insieme a quelli geochimici delle acque sotterranee, si ritiene che le acque delle sorgenti sulfuree di Santa Cesarea siano alimentate da acque marine, attraverso un sistema di fratturazione profonda presente  nei fondali del Mare Adriatico.

       

      Il testo completo dell’articolo è disponibile seguendo questo link:

      Geologi e territorio, n° 1/2017, pagg. 17-31, 2017. ISSN:1974-1189.