Il clima e la disponibilità di acque sotterranee in Puglia: effetti recenti e novità in tema di ricarica controllata

Casarano Domenico, Dragone Vittoria, Polemio Maurizio (CNR IRPI, Bari)

Geologia dell’Ambiente, Supplemento al n. 1/2019

La penuria idrica in Puglia sin da epoca storica, ha fortemente condizionato la vita umana e gli insediamenti soprattutto lontano dalla costa. Se lo sviluppo possente degli acquedotti ha progressivamente soddisfatto, a partire dall’inizio del secolo scorso, la domanda idrica potabile, molto resta da fare per chiudere il bilancio idrico regionale in modo che risultino soddisfatte le esigenze produttive, in specie quelle agricole e la sostenibilità dei prelievi.
Nel corso del tempo, soprattutto a causa delle modificazioni climatiche,
osservate in particolare dal 1980 in poi in tutta l’Italia meridionale , si è registrato un importante calo della ricarica che, posto in relazione al crescente utilizzo delle risorse, ha determinato condizioni di sovrasfruttamento. Uno degli effetti più rilevanti è stato l’incremento della salinità delle acque sotterranee pugliesi, un fenomeno ad oggi, ben conosciuto. Nonostante le conoscenze scientifiche acquisite, i criteri di gestione applicati non hanno impedito una progressiva degradazione qualitativa.
Alla luce di queste premesse, il presente contributo analizza le più recenti
modificazioni climatiche in termini di piovosità e temperatura atmosferica, discusse sulla base delle misure acquisite negli ultimi 95 anni, delle variazioni tendenziali della disponibilità di risorse idriche sotterranee e di come queste potrebbero essere migliorate grazie alla
ricarica controllata degli acquiferi.

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Updated: 25/06/2019 — 11:12