![Potrebbe essere un'immagine raffigurante mappa e il seguente testo "(b) Adriatic Sea W04 ممر W03 W02 W06 05 W07 G2O G2 o W09 W08 G3 W1S W13 W14 W10 W1 W15 G40 W16 W17 G5 G7 18 W19 W22 O G8 W20W21 W21 W23 G9 Ionian Sea W24 G10 o"](https://scontent-fco2-1.xx.fbcdn.net/v/t39.30808-6/475527883_1153582746469349_7442400364665789859_n.jpg?_nc_cat=107&ccb=1-7&_nc_sid=127cfc&_nc_ohc=O-W_sA5W_EMQ7kNvgFlApBS&_nc_zt=23&_nc_ht=scontent-fco2-1.xx&_nc_gid=Aa3Ck-qD43MOgY-aYM1dCV-&oh=00_AYDI8gUGuEz1LRvf5zy_JBxBL2CHnyqkrhwG6UFuKNnmvw&oe=67A67A1C)
Vi segnaliamo la recente pubblicazione che mostra come con semplici serie storiche di dati climatici e piezometrici sia possibile capire molto di acquiferi complessi e anche delle preziose acque sotterranee contenute, come nel caso del Salento. Si tratta dell’articolo
A statistical approach for describing coastal karst aquifer: the case of the Salento aquifer (Southern Italy)
Lo potete scaricare dal link
Buona lettura!